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Dal 1°marzo 2024 e fino ad esaurimento fondi, i proprietari che affitteranno un appartamento a canone concordato potranno chiedere al Comune un contributo una tantum. Di 3.000 euro per chi stipula nuovi contratti a canone concordato mentre di 1000 euro per la rinegoziazione di contratti in essere a mercato libero convertiti in locazioni abitative a canone concordato con un corrispettivo inferiore.

Il contributo straordinario può essere erogato esclusivamente per la prima sottoscrizione tra le parti di un contratto di locazione a canone concordato e in caso di rinegoziazione il contributo potrà essere concesso limitatamente a 3 contratti a proprietario.

 

Cos’è il canone concordato?

Esistono tre tipologie di contratto a canone concordato: quello di locazione abitativa che non può avere durata inferiore a tre anni, e alla prima scadenza si rinnova di due anni, salvo disdetta; quello per studenti che va da sei mesi a tre anni e che è rinnovabile alla prima scadenza, salvo disdetta. Infine il contratto transitorio che ha  durata  non superiore  a  diciotto  mesi e non è rinnovabile.

Il 28 luglio 2023 è stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali degli inquilini SICET, SUNIA e UNIAT e della proprietà edilizia UPPI, CONFEDILIZIA, FEDERPROPRIETA ed A.S.P.P.I. il nuovo accordo territoriale per le locazioni abitative a canone concordato che suddivide il territorio del Comune di Siena in 3 zone omogenee e fissa per ciascuna un limite minimo e massimo per il canone di locazione. Il canone, inoltre, viene ulteriormente parametrato anche in base alle caratteristiche dell’unità immobiliare.

 

Perché scegliere il canone concordato?

Per quanto riguarda i vantaggi del proprietario che sceglie la locazione con contratto a canone concordato, oltre ai contributi straordinari erogati dal Comune, usufruisce anche della riduzione della base imponibile Irpef del 30%, così come dell’imposta di registro per la quale è prevista una riduzione della base imponibile sempre del 30%. E ancora della cedolare secca ridotta dal 21% al 10%. Nel caso, infatti, di un immobile locato in regime di libero mercato ad un canone di 10.000 euro annui l’imposta sostitutiva da versare, che è appunto al 21%, è pari a 2.100 euro a fronte di un’imposta sostitutiva del 10% ovvero di 1.000 euro nel caso di un canone concordato. Ed infine, uno sconto IMU del 25% con aliquota agevolata all’1,06%. Un immobile, per esempio, locato nel comune di Siena in regime di libero mercato con rendita catastale pari a 1.000 euro verserà un’imposta municipale unica di circa 1800 euro. Lo stesso immobile locato in regime di canone concordato invece ne verserà una di 1335 euro.

Non mancano vantaggi anche per gli inquilini come l’affitto più basso di quello a mercato libero e le agevolazioni ai fini Irpef previste dalla norma vigente.

 

Come partecipare al bando?

Il bando per la promozione del canone concordato è consultabile e scaricabile sul sito del Comune al seguente indirizzo: https://www.comune.siena.it/servizi/misura-di-sostegno-alla-locazione-denominata-contributo-straordinario-la-promozione-del. E’ possibile contattare anche il servizio politiche abitative scrivendo una email a: politicheabitative@comune.siena.it o telefonando ai numeri 0577-292488 e 0577- 292369.

Sul sito internet comunale (https://www.comune.siena.it/servizi/accordi-territoriali-2023 ) è pubblicato anche il testo integrale dell’accordo territoriale per le locazioni abitative a canone concordato del Comune di Siena. Per quanto riguarda ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai sindacati degli inquilini e della proprietà edilizia stipulanti.

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